Saga familiare ambientata tra il Ticino e la California. La storia di tre sorelle nate nella seconda metà dell' ‘800. Liberamente tratto da “Albero genealogico†di Piero Bianconi, Armando Dadò editore; “Lettere dalla California†Renato Martinoni, Edizioni Ulivo.
«â€¦Un mondo
tutto crolli e ritorni,
scancellature e rifacimenti»
Piero Bianconi
Il tema delle tre sorelle, diffuso nella mitologia, nella fiabistica e in numerosi canti popolari è tratto dalla vita vissuta di tre donne di Mergoscia nate dopo il 1860.
La povertà della terra, la difficoltà di trovare marito (la metà degli uomini giovani emigravano), la mancanza di prospettive e la speranza in quello che molti emigranti descrivevano come “il paradiso delle donne†hanno nutrito i sogni e il coraggio di Angelica, partita nel 1885 per la California. La sorella maggiore Margherita, madre di Piero Bianconi, è rimasta in valle, salda come un faggio ad occuparsi delle bestie e delle sorelline. Mansueta, invece, si è fatta monaca contro il parere dei familiari. Le sorelle incarnano tre archetipi di donne della fine ‘800 che, oltre a raccontarci com’eravamo e come in parte siamo ancora, ci ricordano il tempo ciclico, i sogni, le speranze, il motore che ci muove ora e che sempre muove gli emigranti, gli irrequieti e i curiosi.
Al testo di Bianconi e alle lettere di Angelica s’intrecciano racconti, aneddoti, proverbi raccolti dall’autrice a Mergoscia, dove la tradizione orale è ancora viva e ricca di spunti.
Il linguaggio è immediato, senza fronzoli, ma arricchito da modi di dire, ritornelli, espressioni dialettali e canzoni. Le lettere e le fotografie nutrono il terreno creativo, lo spirito dello spettacolo si arricchisce delle tracce emozionali presenti in queste antiche carte.
“…sono ansioso di ritrovare qualche memoria, tutte le possibili memorie, anche piccole, anche minime, che mi aiutino a risalire a ritroso (come una traccia, come i sassolini bianchi di Pollicino che lo riconducono a casa), a ritrovare le radici di me stesso, a finalmente conoscermi e spiegarmi nel mio aggrovigliato essere. “
Piero Bianconi “Albero genealogicoâ€
Ringraziamo Francesca Bianconi, Jacqueline Bianconi, Irene Sargenti, Beatrice Ritter, Emilio Papina, Giorgio Rusconi, Francesca Sargenti e tutti gli altri che hanno condiviso talenti e ricordi.
Spazio scenico minimo m 6 x 3